La posizione di Paola Binetti
Senatrice della XVIII legislatura (Noi con l’Italia – www.paolabinetti.it), in quella precedente era deputato e membro della Commissione Affari sociali. E’ medico psichiatra. |
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Il gioco d’azzardo andrebbe vietato del tutto?
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No. Non vietareIl gioco, anche quello d’azzardo, fa parte della natura umana e non si riuscirebbe a sconfiggerlo. Ma va ridimensionato, reso più trasparente e gestito in modo da proteggere le persone più fragili, a cominciare dai giovani. |
Ci sono giochi più pericolosi di altri? Quali?
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Le slot machine sono quelle che creano maggiore allarme, anche perché utilizzano degli strumenti seduttivi come luci e suoni che inducono a non smettere di giocare. Ma sono molto preoccupata anche per il gioco on line, che è più insidioso perché ti raggiunge dappertutto, anche quando nessuno ti vede. |
Chi dovrebbe stabilire le regole sulle attività di gioco d’azzardo?
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Le regole generali le deve dettare lo Stato, ma i Comuni devono avere dei margini di manovra perché i contesti di ogni città sono diversi. |
Qual è il metodo più efficace per prevenire la ludopatia?
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Oltre a ridurre l’offerta, si dovrebbe proibire del tutto la pubblicità. Se si potesse, anche quella via Internet, che però è più difficile da controllare. Ma almeno quella delle tv.
Per andare alla radice, poi, bisognerebbe investire in formazione: un giocatore consapevole è meno vulnerabile. |
Qual è il metodo più efficace per curare la ludopatia?
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Si tratta di una dipendenza comportamentale, quindi la psicoterapia è forse l’unico strumento di cui disponiamo. Però è essenziale intervenire anche sul contesto, perché spesso il lavoro fatto con un bravo psicologo viene vanificato dal gruppo sociale nel quale il paziente è inserito. |
C’è qualcosa che l’Italia dovrebbe copiare dall’estero?
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Più che copiare delle norme da qualche stato estero, direi che si dovrebbe imparare un certo rigore. Molte norme italiane sono ben studiate, ma poi l’applicazione lascia a desiderare. |
Quali sono i rischi maggiori del gioco d’azzardo?
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È difficile fare una graduatoria tra la dipendenza e le attività criminali. Sono entrambe molto gravi e legate al gioco d’azzardo, anche legale. Per le infiltrazioni criminali, però, credo che lo Stato abbia messo in campo più risorse e più norme di quelle che ha previsto per la prevenzione della ludopatia. |