A Salerno, i numeri sulla violenza di genere

La legalità delle sale giochi contrasta anche la violenza sulle donne

Nel 2015, a Salerno, si teneva il primo incontro di Innamorati di te, progetto itinerante di Codere Italia dedicato alla violenza di genere e che ancora oggi porta in giro per l’Italia le testimonianze di chi questa violenza l’ha subita e di chi la combatte. A otto anni di distanza, mercoledì 17 maggio, questo evento è stato nuovamente ospitato dal Comune di Salerno, con il patrocinio del Comune e della ASL di Salerno, dell’Ordine degli Psicologi della Campania, dell’Ordine degli Avvocati di Salerno e in collaborazione con AGAS – Associazione Giovane Avvocatura Salernitana.

Nel periodo 1° gennaio – 14 maggio 2023, in Italia sono stati registrati 121 omicidi, con 43 vittime donne; di queste, 37 hanno trovato la morte in ambito familiare/affettivo, in particolare, 22 per mano del partner/ex partner. Rispetto allo stesso periodo del 2022, il trend generale fa registrare quasi lo stesso numero di episodi (da 118 a 121 +3%), mentre il numero delle vittime di genere femminile decresce passando da 47 a 43 con una percentuale negativa di -9%.

La violenza contro le donne è un fenomeno socio-culturale e non solo di polizia o giudiziario, è trasversale a tutte le fasce socioeconomiche della popolazione e a tutti i livelli culturali” ha detto Giuseppina Sessa, Dirigente della Divisione Anticrimine Questura di Salerno “L’importanza della prevenzione è riconoscere i primi segnali delle donne vittime di violenza. L’ammonimento del Questore permette un intervento tempestivo ed alcune volte risolutivo”.

Secondo l’ultima classifica del Sole 24 Ore sull’indice di criminalità nelle città di Italia, Salerno si trova al 69° posto per quanto attiene alle denunce per violenza sessuale con un totale di 74 denunce ogni 100.000 abitanti” spiega Vittoria Cosentino, Consigliere Comunale Comune di Salerno.
Il tema della violenza di genere e l’aumento esponenziale dei casi impone di ripartire dalla coscienza del singolo, dal valore della dignità propria e altrui, intervenendo soprattutto sul piano della prevenzione attraverso l’informazione e la formazione. Non basta curare le donne maltrattate, bisogna curare anche chi commette la violenza. L’Asl di Salerno, ad esempio, per cercare di arginare il problema ha istituito, oltre al percorso rosa nei presidi ospedalieri, un centro per la cura dei comportamenti dell’uomo violento denominato Time Out. Il centro vuole affermare che per affrontare il tema della violenza sulle donne bisogna lavorare sul trattamento del comportamento violento. Ignorare l’uomo violento vuole dire che altre donne possono essere ulteriormente vittime di violenze”.

Innamòrati di Te' fa tappa a Salerno. Imma Romano (Codere): “Da sempre  impegnati nel contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione” –  AGIMEG “Si stanno sviluppando una grande consapevolezza e un’attenzione crescente con le donne che stanno combattendo per il loro diritto alla sicurezza, dice Marcella Mantovani, Consigliere Fipe Confcommercio Campania e Presidentessa Donne Imprenditrici Fipe Campania. Le nostre imprese, quali veri e propri presìdi di legalità sul territorio, sono direttamente coinvolte in questa battaglia di civiltà e di diffusione della consapevolezza ad ogni livello. Da questa consapevolezza, in seno al Gruppo Donne FIPE, nasce e si diffonde con successo la campagna di prevenzione e “difesa attiva” contro la violenza di genere #SicurezzaVera, lanciata da FIPE e dalla Polizia di Stato quasi due anni fa. Avere un alleato in più quale le gaming hall, grazie a EGP che accoglie il nostro progetto e lo fa suo, ci dà un ulteriore stimolo. Siamo pertanto grate a Codere Italia per l’invito alla tappa salernitana: il percorso è sicuramente quello giusto, dobbiamo lavorare insieme e uniti affinché i luoghi dell’intrattenimento e della socialità diventino sinonimo di sicurezza per tutti, sia per le donne che li frequentano sia per le donne che ci lavorano”.

 L’Associazione mira a mantenere un rapporto costante e ad instaurare un dialogo continuo tra la classe forense e la comunità civile, al fine di consentire all’“Avvocato”, in quanto portatore sano di valori, di comprendere le esigenze della società, interpretarne i cambiamenti ed essere in grado di poter difendere al meglio i suoi diritti”, sottolinea Annapaola La Vergata, Presidente AGAS Associazione Giovane Avvocatura Salernitana.

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